L’Associazione, senza scopo di lucro, svolge la sua attività esclusivamente a favore di chi opera a livello dirigenziale nell’ambito della pallacanestro nazionale. ADISP si pone l’obiettivo di rappresentare i dirigenti sportivi italiani di pallacanestro sotto ogni aspetto, sia a livello professionale, sia ai fini del riconoscimento del loro status giuridico, promuovendo lo sviluppo tecnico e culturale; di istituire corsi di formazione e di aggiornamento professionale; di predisporre linee guida di condotta, educazione e buon comportamento, ad ogni livello; di promuovere il corretto ed efficiente utilizzo delle rispettive competenze, con progetti di informazione e formazione nel campo dell’organizzazione delle società sportive, nonché nel settore legislativo e regolamentare; di organizza eventi e convegni finalizzati alla promozione dell’Associazione.
Quando è nata?
ADISP – Associazione Direttori Sportivi Pallacanestro – nasce nel luglio del 2019 dall’idea e dall’unione di un gruppo di dirigenti sportivi che intende fare squadra all’interno dell’unica categoria non ancora riconosciuta dalle istituzioni del basket, benché prevista – a livello professionistico – dalla storica Legge 91. L’obiettivo era quello di colmare un vuoto esistente da sempre.
Attuale composizione del consiglio?
Il Presidente di ADISP è Giulio lozzelli. Assieme a lui compongono il Consiglio Direttivo Alessandro Santoro, Marco Martelli, Andrea Gracis, Christos Stavropoulos, Salvatore Trainotti, Marco Sambugaro e Julio Trovato.
Chi siamo
Quanti associati?
ADISP, ad oggi, conta 63 soci tra Serie A maschile, Serie A2 maschile, Serie B maschile, dirigenti impegnati all’estero e dirigenti di lungo corso, in un percorso che punterà ad includere anche l’universo dirigenziale delle categorie femminili.
Principali traguardi
Oltre al riconoscimento ufficiale dalla FIP, la definizione dell’accordo collettivo serie A e l’accordo quadro LNP,entrambi processi giunti a compimento negli ultimi giorni della stagione sportiva 2023/2024.
Obbiettivi futuri?
Obbiettivi futuri saranno quelli di aumentare gli associati con più capillare presenza nella Serie B e della lega femminile, diventare struttura di riferimento per la formazione dei nuovi dirigenti, reperire risorse al fine di offrire migliori e più numerosi servizi per gli associati, interfacciarsi più frequentemente con tutte le componenti del mondo sportivo anche di altre discipline.